La vita spiata e il male di vivere

La vita spiata cop

Cari amici, riporto di seguito l’articolo scritto da Luigi Anzalone, scrittore e filosofo, sul mio libro LA VITA SPIATA (Magenes Editoriale, Collana Voci dal Sud); pubblicato ieri su IL MATTINO di Avellino, 10 aprile 2016, pp. 29,42.

È senz’altro straniante, e induce a riflettere sugli aspetti alienati del nostro così povero tempo, l’impressione che provoca la lettura del libro “La vita spiata”. Lo ha scritto Eliana Petrizzi, una giovane pittrice irpina, che da molti anni si è affermata come artista originale, dotata di raffinati mezzi tecnici e di un inconfondibile stile. Il suo libro si compone di una premessa e di 28 racconti brevi, che prendono il titolo da nomi di persone, per lo più donne. Pubblicato da Magenes Editoriale di Milano (pp. 91, euro 7,50), sta avendo una positiva accoglienza dal pubblico sempre più ridotto dei lettori di saggi e romanzi. La cosa si comprende se si pensa che chi legge “La vita spiata” si vede, talvolta, come riflesso in uno specchio che spera sia deformante, senza però liberarsi dal dubbio che l’immagine che gli rinvia sia proprio la sua. O gli somigli in modo inquietante. Il titolo del libro – come è detto nel risvolto di copertina – rinvia al fatto che racconta storie vere. Ma sulla veridicità del libro non conta discettare: basta non scordare che inventio vuol dire ritrovare qualcosa, così che l’invenzione letteraria o poetica o artistica o scientifica non è che il ritrovamento di una verità. Continua a leggere